È in discussione alla Camera il Documento di Economia e Finanza (DEF), strumento principe della programmazione economica del Governo. Dopo aver incrementato le risorse pubbliche destinate all’istruzione e alla ricerca nella Legge di Bilancio, vogliamo continuare a puntare su questi settori che rappresentano un sistema integrato di assoluta importanza per il nostro Paese. Tra le azioni previste mi piace ricordare nel decreto-legge crescita l’introduzione di un credito di imposta in ricerca e sviluppo e nuove disposizioni sul “rientro dei cervelli”, con un’estensione dei benefici a partire dall’anno di imposta 2020.
Per quanto riguarda l’Università sono allo studio misure per ampliare la platea degli studenti universitari che beneficiano della no tax area universitaria, per dare sostegno concreto alle famiglie riducendo le spese a carico dei nuclei familiari. Intendiamo intervenire sulle borse di studio e sulla semplificazione delle procedure amministrative per l’erogazione delle stesse. Nel Def si rivendica, poi, che con la legge di bilancio per il 2019 sono state stanziate risorse per l’assunzione di circa 1.500 ricercatori di “tipo b” e per le relative progressioni di carriera. Sono previste anche assunzioni ulteriori, sia di ricercatori sia di docenti: saranno intraprese misure per migliorare la crescita professionale dei ricercatori, incentivando sia il sistema di reclutamento (con un piano straordinario di assunzioni) sia le progressioni di carriera degli accademici e dei ricercatori degli Enti di ricerca grazie a un provvedimento attualmente in discussione di cui sono relatore.
In materia di ricercatori universitari, inoltre, la VII Commissione sta esaminando la proposta di legge n. 783 in materia di reclutamento e stato giuridico degli stessi. Rafforzeremo gli investimenti pubblici in ricerca e si introdurranno semplificazioni nei processi di acquisto di beni e servizi nel mondo della ricerca, mentre proseguirà la partecipazione del sistema di ricerca italiano alle iniziative finanziate dalla Commissione europea e nel nuovo programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa.